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Il motto "immaginazione al potere", inneggiato dai movimenti di protesta del Sessantotto, si potrebbe ribaltare oggi nel "potere dell'immagine". L'immagine infatti, oltre a pervadere la vita pubblica, domina la sfera intima dell'individuo e invade la sua percezione soggettiva. Quest'ultima non è mai riconducibile al semplice calco retinico ma, al contrario, è sottoposta all'elaborazione mentale: uno sguardo della mente rivolto alle immagini che in essa si disegnano. Mettendo a confronto le principali posizioni teoriche, da Platone al Concilio di Nicea e da Cartesio alle neuroscienze, il libro costruisce il filo rosso dell'immagine, prospettando un nuovo orizzonte in cui analizzare e interpretare la realtà. Postfazione di Paolo Spinicci.